News

Open day Siderval

«Siderval nel mondo, con radici qui»

In data 15.12.2018 l’open day “giornata porte aperte” a Talamona. Dopo anni l’azienda metalmeccanica ha aperto le porte ai familiari dei dipendenti e ai cittadini. Il presidente Davide Chini: «Vogliamo mostrare ai talamonesi cosa produciamo e mandiamo sul mercato estero».

Radici valtellinesi e rami che portano linfa in tutto il mondo. Nonostante Siderval sia un’azienda che opera in ambito internazionale e che fa parte di un gruppo con una visione globale di business, non ha mai smesso, brava com’è a lavorare l’acciaio, di tenere saldo e in equilibro il legame con il territorio dove ha mosso i primi passi e dove ancora oggi ha sede – nell’area industriale di Talamona, in via Chini Battista – lo stabilimento che produce profili speciali in acciaio estrusi a caldo.

È indubbio quanto sia stretto il cordone ombelicale che tiene legata l’azienda alla comunità locale, anzi si tratta di uno dei punti di forza di Siderval come ha modo di rimarcare Davide Chini, presidente di Siderval, società talamonese del gruppo Calvi Holding (questa presieduta da Riccardo Chini). Si capirà quindi il valore aggiunto della giornata “porte aperte” alle famiglie che si è tenuta ieri mattina in una delle realtà più note dell’industria valtellinese, colosso dell’acciaio partito 46 anni fa a Talamona e oggi leader ben al di fuori dei confini nazionali, nella produzione di barre profilate in acciaio, acciai legati, alto legati e titanio con la tecnologia dell’estrusione a caldo, prima al mondo per tonnellate annue prodotte (11mila per la sola Siderval). «Dopo alcuni anni di assenza, abbiamo pensato a un open day in modo da permettere alle famiglie dei dipendenti di vedere dove lavora il papà, il marito, e in generale per mostrare ai visitatori valtellinesi cosa produciamo da qui verso il mercato internazionale, dove siamo giudicati un’eccellenza – spiega Chini -. A Talamona abbiamo trovato un terreno fertile per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale e l’azienda, oltre che dagli impianti, è composta da persone che hanno un grande peso. Su di loro continuiamo a investire, come abbiamo investito risorse nella fabbrica di Talamona, grazie alle quali l’azienda è cresciuta dal punto di vista tecnologico e dimensionale».

Siderval quest’anno con le due controllate in Francia e Germania ha un fatturato di circa 80 milioni di euro. «Lavoriamo per una serie di settori diversi, dai pezzi in titanio per l’aeronautica, il 40% della produzione è legata al mondo dei carrelli elevatori e produciamo per il settore navale, per macchine piega lamiere, macchine agricole, nucleare, ponti, scambiatori di calore e per l’architettura».

Fra gli obiettivi dell’immediato futuro a questo proposito c’è all’estero un grosso centro commerciale in vetro e acciaio e altre commesse. Sono 120 i dipendenti (5 nuovi assunti 5 lavoratori interinali confermati anche per il prossimo anno) tutti valtellinesi «ai quali si aggiunge l’ufficio amministrativo a Boario Terme dove ha origine la famiglia Chini». Dei camuni arrivati in Valtellina nel 1972 per poi ingrandirsi facendo capo al gruppo Calvi Holding, che quest’anno fatturerà 350 milioni di euro. I soci fondatori sono Evangelista Laini, Otmar Calvi, Emilio, Battista e Vittorio Chini «e mio padre Giovanni. La nostra famiglia non aveva esperienza nel siderurgico,operava da 40 anni nel settore gallerie, ma ha creduto in questa realtà facendo decollare l’azienda, che oggi è prima nel mondo con le sue 11mila tonnellate prodotte all’anno, fra le migliori aziende in Lombardia come margine operativo lordo».

Leggi l’articolo qui: ProvinciaSondrio

sidervalOpen day Siderval